Ci sono sapori che restano addosso come la calda terra africana. Che raccontano una cultura, un popolo, un modo di vivere. La binyewa, la tradizionale zuppa di arachidi dell’Uganda, è uno di quei piatti che non si dimenticano. L’abbiamo assaggiata per la prima volta in un piccolo villaggio, dopo aver incontrato i gorilla nella foresta impenetrabile di Bwindi, con il cuore che ancora scoppiava di emozione. È stato amore al primo cucchiaio.
Densa, corposa, con un gusto profondo e deciso, la binyewa è un piatto semplice ma carico di significato. Solo tre ingredienti principali — arachidi, pomodori, cipolla — ma un sapore che sa toccare corde lontane. Inoltre, è vegana per tradizione, non per adattamento.
Non tutti ameranno il suo sapore intenso, ma chi la ama, la ama per sempre.
Io ho provato a rifarla una volta tornata a casa, frullando le arachidi tostate per sostituire la farina originale, e il risultato mi ha riportato lì: tra i profumi della cucina ugandese, i colori della savana e gli incontri indimenticabili.
Ecco la ricetta, che mi è stata data dal nostro autista ugandese.
La ricetta della Binyewa, la zuppa di arachidi ugandese
Ingredienti:
500 g di arachidi tostate non salate (oppure farina di arachidi, se disponibile)
3 cipolle medie
2 pomodori maturi (oppure 200 ml di polpa di pomodoro)
1 cucchiaino di curry in polvere
2 cucchiai di olio vegetale
Acqua q.b. (almeno 600 ml)
Sale q.b.
- Pepe nero a piacere
Preparazione della Binyewa, zuppa di arachidi ugandese
Prepara la base di arachidi:
Se non hai la farina di arachidi (in Italia non è facile da trovare), frulla le arachidi tostate. Ci vorranno circa 2-3 minuti in un buon frullatore o tritatutto. Fai attenzione perché se frulli troppo, otterrai una sorta di burro di arachidi. Anche se non è troppo fine, il risultato sarà comunque ottimo.
Versa la farina ottenuta in una ciotola, aggiungi un po’ d’acqua fredda e mescola bene. Elimina eventuali grumi con le mani e lasciala riposare per farla ammorbidire.
In una casseruola capiente, scalda l’olio e aggiungi la cipolla tritata finemente. Fai soffriggere per 2-3 minuti, finché diventa dorata e profumata.
Aggiungi il curry in polvere, mescola bene, e subito dopo unisci i pomodori tagliati a cubetti o la polpa di pomodoro. Copri con un coperchio e lascia cuocere a fuoco medio-basso per almeno 10 minuti, mescolando ogni tanto. La salsa deve addensarsi e profumare di spezie.
Versa la miscela di arachidi nella casseruola, mescola con cura e copri. Quando inizierà a sobbollire, abbassa la fiamma e lascia cuocere per circa 30 minuti, mescolando frequentemente per evitare che si attacchi al fondo. Se la zuppa si addensa troppo, puoi aggiungere un po’ di acqua bollente. In realtà, avendo utilizzato arachidi già tostate, noi abbiamo ridotto un po’ i tempi di cottura.
A fine cottura, aggiusta di sale e pepe a piacere e spegni il fuoco.
Tradizionalmente la binayewa viene servita con chapati, riso, patate dolci, matoke (una sorta di purè fatto con il platano) o posho (simile alla polenta, ma con farina di mais bianca).
Adesso non ti resta che assaporarla. La Binyewa non è solo una ricetta, è un pezzo d’Africa che puoi portare nella tua cucina.
Se hai quindi voglia di esplorare nuovi sapori, semplici e intensi, questo è il piatto che fa per te. E se la prepari, facci sapere cosa ne pensi! Scrivilo nei commenti o taggaci su Instagram: @viaggiarevegan
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