Palme, oleandri, vitigni e olivi punteggiano il paesaggio del Garda Trentino. Questa zona ha infatti un clima “mediterraneo”, mitigato dalle acque del lago di Garda e degli altri specchi d’acqua della Valle dei laghi. Basti pensare che questa è la regione più settentrionale al mondo in cui si produce l’olio di oliva.

Degustazioni Valle del Laghi

Anche le uve sono di ottima qualità. L’Ora, vento che soffia puntuale intorno a mezzogiorno da sud, e il Pelér, proveniente da nord, proteggono le viti da muffe e malattie. Non si può quindi visitare il Garda Trentino senza concedersi alcune degustazioni di vini, vegani ovviamente, e di olio extravergine di oliva.

Pranzo e degustazione vegan in Garda Trentino: Agritur Madonna delle Vittorie

Iniziamo le nostre degustazioni vegane in Garda Trentino a Madonna delle Vittorie, un’azienda agricola con un frantoio, una cantina e un ristorante in cui si mangia davvero bene.

Oltre a produrre vini rossi, bianchi e spumanti dall’uva coltivata in 26 ettari di terreno, qui il vero protagonista è l’olio extravergine di oliva.

Nel frantoio, dove le olive vengono frante a basse temperature subito dopo la raccolta, si ottiene un olio di qualità superiore dalle note fruttate e piccanti.

Dopo la visita guidata alla cantina e al frantoio, vi sarà sicuramente venuta fame. Sebbene nel menu del ristorante non siano previste opzioni vegane, avvertendo al momento della prenotazione, lo chef sarà ben lieto di preparare qualche gustoso piatto senza derivati animali. Io ho mangiato un tris di antipasti, risotto al Teroldego, che è un vino rosso di loro produzione, e paccheri con crema di broccolo.

Degustazioni vegane Garda Trentino

Il broccolo di Torbole, la cui coltivazione a questa latitudine è possibile fin dal XVII secolo grazie al particolare microclima, ha un sapore dolce e delicato ed è presidio slow food. Per concludere il pranzo, un delizioso strudel di pere.

Degustazione di vini vegani in Garda Trentino: Cantina Pisoni

Sono tante le cantine in cui poter fare degustazioni di vini, ma sappiamo che non tutti i vini sono vegani, perché spesso contengono colla di pesce o gelatina di origine animale. Il nostro consiglio è di andare nella stupenda Valle dei Laghi fino alla Cantina Pisoni, a Pergolese di Lasino. Qui tutti i vini sono vegani e biologici. Vi affascinerà la passione che si percepisce in ogni gesto e in ogni parola dei cugini Marco e Stefano, i proprietari che vi accompagneranno nella visita della cantina, raccontandovi la sua lunga tradizione.

Degustazioni vegan Cantina Pisoni

Dei Pisoni come vignaioli ci sono notizie sin dalla prima metà del ‘600, ma la storia recente ha origine nel 1852 con Baldassare Pisoni. Saranno Oreste e Giulio, i più piccoli dei suoi undici figli, a promuovere l’azienda agricola dopo essere tornati dalla Grande guerra.

Negli anni ’60 subentrano Gino, Vittorio e Arrigo Pisoni, che sono fautori di un ammodernamento delle produzioni grazie alle tecniche apprese presso la Scuola Agraria di San Michele.

Infine Marco e Stefano, i quali si sono appassionati ai metodi di coltura biodinamica. Queste tecniche assicurano la produzione di un vino naturale seguendo il calendario lunare e sostituendo i prodotti chimici con quelli naturali, come il compostaggio.

Mentre ascolterete questi racconti, visiterete la cantina storica ricavata in una grotta e quella moderna in cui i vini maturano lentamente, tra botti di rovere e centinaia di bottiglie.

Vini vegani Garda Trentino

I vini della Cantina Pisoni

Tutti i vini della Cantina Pisoni sono vegani, poiché non viene aggiunto alcun tipo di derivato animale, e biologici, cioè contengono meno del 50% di solfiti rispetto agli altri vini. Ci sono anche due vini completamente privi di solfiti. Non solo il Gobbo Rosso, ma anche il Codecce, molto più difficile da ottenere perché il vino bianco non contiene antociani e tannini, che fungono da conservanti naturali.

Con molto orgoglio i cugini Pisoni mostrano il documento del 1930 con cui il Vescovato di Trento riconobbe il San Siro Bianco come “Vino da Messa”.

Sulla collina di San Siro, tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, si coltiva l’uva Rebo. Da quest’uva autoctona di grande qualità, che viene lasciata appassire fino a novembre su appositi graticci chiamati arèle, si ottiene il pregiato vino Reboro.

Degustazioni Garda Trentino

 

Alla Cantina Pisoni troverete anche il Vino Santo Trentino DOC, presidio slow food. Questa è l’unica valle del Trentino in cui si produce questo pregiato vino passito ricavato dalle uve di Nosiola. Qualità di uva autoctona molto delicata, riesce ad attecchire soltanto in questa zona, proprio per le caratteristiche climatiche di cui parlavamo prima. Dopo la vendemmia, la nosiola appassisce per sei mesi sulle arèle per essere poi pigiata durante la Settimana Santa.

Vini vegani Garda Trentino

Dopo la visita alla cantina, assaggiate i vari tipi di vino. Durante la degustazione viene offerto uno spuntino vegano (su richiesta) a base di crostini, hummus e sottaceti.

Il lago di Toblino e il suo castello

Prima di lasciare la Valle dei Laghi, è d’obbligo una sosta al lago di Toblino, a neanche 10 minuti in auto dalla Cantina Pisoni.

Lago di Toblino

È un piccolo lago alpino circondato da una fitta vegetazione e sulle cui acque si riflette il romantico castello che sorge su un promontorio. Costruito nell’XI secolo e successivamente ammodernato nel Cinquecento dai vescovi di Trento Clesio e Madruzzo, pare abbia in realtà origini molto più antiche. Secondo una leggenda, molti anni fa, quando le acque del lago erano più alte e il promontorio era un’isola, questo luogo era considerato sacro. Nel III secolo qui sorgeva un piccolo tempio dedicato ai Fati, antiche divinità romani capaci di predire il futuro. A testimonianza della sua esistenza, una lapide che è stata inserita nel portico del castello.

Castello di Toblino

Più recente la leggenda secondo cui il castello fu testimone dell’amore proibito tra il vescovo di Trento, Carlo Emanuele Madruzzo, e Claudia Particella. Questa storia tormentata fu raccontata nel 1910 da Benito Mussolini nel romanzo “L’amante del Cardinale“.

Il castello è chiuso al pubblico, ma può essere visitato previa prenotazione in gruppi di almeno otto adulti. Al suo interno sono però stati ricavati degli appartamenti in cui è possibile pernottare. Ospita inoltre un bar e un raffinato ristorante.

È consigliabile venire al lago di Toblino nel pomeriggio, quando la luce del sole crea meravigliosi riflessi sulle sue acque.