Con la ricetta del ndengu con chapati vi portiamo nel cuore del continente africano, in Kenya per l’esattezza.
Noi non siamo ancora stati in quella zona dell’Africa, ma questa ricetta ci è stata suggerita da Gaia, che vive in un boma nella savana keniana con il marito Ntoyiai, guerriero masai, e la loro figlioletta Naresiai.
Ndengu è il nome keniano di questi piccoli fagioli verdi, che rappresentano un’ottima fonte di proteine. Sono anche ricchi di fibre, vitamine, amminoacidi essenziali e sali minerali. Il chapati invece è un tipo di pane senza lievito, simile alla nostra piadina. Originario dell’India, è molto diffuso in Kenya e Tanzania, ma con l’aggiunta dell’olio nell’impasto.
Ricetta del ndengu con chapati
Ingredienti per il ndengu:
400 gr. di fagioli mung (detti anche azuki) verdi
1 cipolla
1 spicchio di aglio
2 patate
3 pomodori maturi
olio evo
sale q.b
Se volete, potreste aggiungere altri ortaggi come carote e peperoni
Ingredienti per il chapati:
250 gr. di farina integrale o tipo 2 (noi abbiamo utilizzato quest’ultima)
120 ml di acqua
2 cucchiai di olio evo
sale q.b.
olio di semi di girasole per friggere
Preparazione del ndengu con chapati:
Mettete i fagioli mung in ammollo per almeno 8 ore. Se non avete il tempo o se vi viene una voglia improvvisa di cibo africano, potete farli bollire per circa 20 – 30 minuti.
Pelate la cipolla e l’aglio e tritateli. Pelate anche le patate e tagliatele a tocchetti. Fate lo stesso con i pomodori.
In una casseruola abbastanza capiente soffriggete la cipolla e l’aglio con un filo d’olio. Aggiungete poi le altre verdure e fate cuocere per 15-20 minuti, fino a quando le patate saranno quasi pronte. A questo punto scolate i fagioli e versateli nella casseruola aggiungendo dell’acqua o del brodo. Fate cuocere fino a quando i fagioli diventeranno morbidi, ma non sfatti.
Per preparare il chapati, mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola e lavorate con il pugno fino a ottenere un impasto morbido ed elastico. Dividetelo in quattro parti, formando delle palline, e lasciate riposare per mezz’ora. Mentre la zuppa cuoce, stendete la pasta con l’aiuto di un matterello fino a ottenere una sfoglia rotonda piuttosto sottile. Ungete una padella di ghisa (o comunque antiaderente) con l’olio di girasole e cuocete il chapati. Quando si formano le bolle, girarlo e cuocerlo dall’altro lato.
Nel frattempo la zuppa sarà quasi pronta. Se necessario, aggiustate di sale. La zuppa deve risultare piuttosto densa perché tradizionalmente viene mangiata utilizzando il chapati a mo’ di cucchiaio.
Questa è la ricetta più semplice, così come viene preparata nella savana. Se vi piacciono i sapori più decisi, potete usare spezie come curry, coriandolo o cumino.
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