Baku, la capitale dell’Azerbaigian, paese ancora poco conosciuto, è una città fiammeggiante, come i grattacieli che ne sono ormai diventati il simbolo. Oltre agli sfavillanti edifici moderni, Baku offre molto altro da vedere, in particolare l’affascinante città vecchia, patrimonio Unesco.

L’arrivo a Baku, la fiammeggiante capitale dell’Azerbaigian

Siamo atterrati a Baku di mattina molto presto, quando l’aurora illuminava le acque del Mar Caspio mentre le luci della città non si erano ancora spente. Abbiamo avuto subito un’istantanea di questa città, che in meno di trent’anni dalla sua indipendenza dall’URSS si è completamente trasformata, soprattutto grazie alla posizione strategica e alle enormi riserve di petrolio. Basta allontanarsi un po’ dalla capitale per vedere grandi distese di trivelle, mentre sul lago salato più grande del mondo spiccano tante piattaforme. Non ci era mai capitato di vedere il petrolio affiorare dal terreno formando delle pozze di viscoso oro nero, ma di questo vi parleremo in un altro post.

Il tempo di lasciare i bagagli in albergo e di fare una doccia e siamo già fuori per visitare la città. Dopo la nottata trascorsa in aereo abbiamo però bisogno di fare colazione e fortunatamente troviamo un buon cappuccino di soia da Starbucks.

Il centro di Baku

Il nostro hotel è molto vicino a quello che può essere considerato il centro vitale di Baku. Piazza delle Fontane, così chiamata perché ci sono diverse fontane, tra cui una che la sera si illumina e una con delle sfere metalliche che riflettono i begli edifici circostanti. 

E’ una bella giornata di sole, ma c’è una ragazza in jeans a vita bassa e top con un ombrello in una mano e il cellulare nell’altra… in realtà si tratta di una statua in bronzo, come quella che sembra intenta a chattare seduta su una panchina! 

Statua Piazza delle Fontane

In questa piazza e nelle strade circostanti la gente del luogo vengono a passeggiare nelle sere d’estate e ci sono tanti ristoranti in cui cenare. Nei dintorni ci sono anche molte boutique di lusso, di cui ovviamente ci siamo limitati a guardare le vetrine!

Poco distante dalla piazza il Museo Nizami della Letteratura, un bel palazzo con degli archi dai quali grandi statue vi osservano dall’alto. 

Museo Nizami

La Città Vecchia di Baku

Abbiamo dedicato la mattinata a visitare la Città Vecchia, che è circondata dalle mura e che ospita molti interessanti caravanserragli in pietra, alcuni dei quali trasformati oggi in ristoranti.

La Torre della Vergine

Torre della Vergine

Uno degli edifici più importanti è la Torre della Vergine, alta 29 m., il cui nome ha suscitato tante pittoresche leggende, ma che in realtà pare sia dovuto alla sua inespugnabilità. All’interno della torre è ospitato un museo che narra lo sviluppo storico della città dispiegandosi nei vari piani fino ad arrivare alla sommità da cui si gode un bel panorama. Gli antichi edifici intorno alla torre sono in netto contrasto con quello che si vede non appena lo sguardo si sposta un po’ più lontano: i grattacieli, il porto, il Bulvar con i suoi edifici in stile avanguardista e le famose Flame Towers.

Accanto alla Torre si trova la Piazza del Mercato Medievale, un sito archeologico in cui sono esposte alcune pietre scolpite e con incisioni. Vi consigliamo di perdervi tra le stradine della città vecchia per osservare la gente del luogo che fa acquisti, che va nelle moschee o che gioca a backgammon su tavolini sistemati sui marciapiedi.

Il Palazzo degli Shirvanshah

Palazzo degli Shirvanshah

Un edificio da non perdere nella Città Vecchia è il Palazzo degli Shirvanshah, dimora della dinastia che governò questa regione nel XV secolo. Acquistando il biglietto potrete visitare il complesso che ospita un museo, il Mausoleo di Seyid Yahya Bakuviil, il Mausoleo degli Shirvanshah, la Moschea e il Divanhane, un piccolo padiglione ottagonale sormontato da una cupola rivestita in pietra.

Non molto distante, cercate lo studio di Ali Samsir, che riconoscerete immediatamente perché verrete catturati dagli occhi gialli del grande leone dipinto sul muro esterno con una rigogliosa criniera di piante rampicanti. Aguzzate lo sguardo e su quel muro scoprirete tante altre opere d’arte!

Studio di Ali Samsir

A Baku incontrerete molti gatti randagi ed è stata una bellissima sorpresa vedere che nelle strade sono state sistemate diverse cucce con ciotole sempre piene di acqua e di croccantini per questi abitanti a quattro zampe.

 

Passeggiare lungo il Mar Caspio

Un’atmosfera completamente diversa si respira passeggiando lungo il Bulvar, il parco che costeggia la baia, tra caffè, palme, una piccola Venezia (Veneziya) con le gondole fino ad arrivare al Museo del Tappeto, ospitato in uno strano edificio proprio a forma di tappeto. Un po’ più a sud potrete vedere il Caspian Waterfront Mall, che ricorda un po’ l’Opera House di Sidney.

Bulvar Baku

Ancora più avanti vedrete il secondo pennone più alto del mondo, sul quale la bandiera dell’Azerbaigian sventola a 162 m. di altezza, e la Ruota panoramica.

Il simbolo di Baku: le Flame Towers

Se attraversate proprio di fronte al Museo del Tappeto, vi ritroverete in una piazza con la statuta di Bahram Gur che uccide un drago e da lì potrete prendere la funicolare gratuita che porta alle iconiche Flame Towers. Completati nel 2012 e costati circa 350 milioni di dollari, questi tre grattacieli sono alti dai 28 ai 33 piani. Il loro nome deriva dalla forma sinuosa che li rende simili a fiamme ondeggianti nel cielo. Vi consigliamo di arrivare un po’ prima del tramonto per poter ammirare il panorama sulla città e sulla baia e vederla poi illuminarsi di migliaia di luci dorate. 

Lungo il viale che dalle Flame Towers porta al punto panoramico si susseguono le lapidi che ricordano le vittime dell’attacco russo nel 1990 e i primi caduti dell’interminabile conflitto con l’Armenia per il Nagorno Karabakh fino ad arrivare alla fiamma perpetua.

Le Flame Towers di sera sono uno spettacolo di luci. Migliaia di LED colorati che si combinano per raffigurare la bandiera nazionale, fiamme ardenti, pioggia scrosciante e altri meravigliosi giochi luminosi. Sebbene siano visibili praticamente da ogni parte della città, secondo noi il posto migliore per ammirarle è il Bulvar.

Flame Towers

Un po’ fuori dal centro

Anche se un po’ distante dal centro, secondo noi vale la pena andare a vedere il gioiello architettonico di Zaha Hadid, il Centro Culturale Heydar Aliyev, un edifico dalle meravigliose forme sinuose. All’interno di un parco con sculture colorate, è una struttura multifunzionale che ospita un auditorium da 1000 posti, spazi per mostre temporanee, un centro conferenze, laboratori didattici e un museo.

 

Centro Culturale Heydar Aliyev

A sud della città merita una visita la grande moschea Bibi-Heybat, conosciuta come Moschea di Fatima, che fu costruita in stile neo-ottomano al posto di quella distrutta nel 1936 dai bolscevichi. Gli interni sono molto belli e la terrazza si affaccia su un porto trafficato.

Mangiare vegano a Baku

Fortunatamente la cucina azera prevede diversi piatti di verdure, quindi non è difficile mangiare vegano nella maggior parte dei ristoranti.

Uno dei piatti più popolari è il qutab, somigliante a una sottilissima piadina, che viene ripiegato e servito ripieno di acetosella, zucca o altre verdure. Se volete provare a prepararlo voi, trovate la ricetta qui!

Il sırdağ è uno squisito piatto a base di melanzane, pomodori e aglio. Il sebze güveç è  generalmente preparato con carote, zucchine, melanzane, pomodori, funghi e patate. 

Il chigirtma è invece un piatto vegetariano che può essere preparato con le melanzane, gli spinaci, i pomodori o i fagioli rossi, ma prevede anche l’uovo.

Noi abbiamo mangiato bene al Fisincan, ristorante tipico che si trova al centro, vicino Piazza delle Fontane. 

Ristorante Fisincan