Tirana è una capitale un po’ anomala. Non sapremmo davvero come definirla perché ha tante anime diverse ed è stato subito evidente, anche se vi abbiamo trascorso soltanto una giornata. Siamo arrivati nel tardo pomeriggio e abbiamo attraversato un quartiere popolare, che ci aveva trasmesso una sensazione di decadenza, ma quando la sera siamo usciti per andare a cena, Tirana ci ha mostrato un aspetto completamente diverso! Locali alla moda, giovani in tiro, tanta movida. Non è una città molto grande, poco più di 900.000 abitanti, ma è in forte crescita e si respira il desiderio di modernità dopo i lunghi anni di regime. Se non avete molto tempo a disposizione, vi suggeriamo un itinerario su cosa vedere in un giorno a Tirana, che vi permetterà di visitare i luoghi imperdibili della città.

Cosa vedere a Tirana in un giorno

Piazza Skanderbeg

Vi consigliamo di partire da questa piazza, che può essere considerata il cuore della città. Intitolata al più importante eroe albanese, commemorato da una statua equestre, è molto ampia.

Skanderbeg

La pavimentazione è realizzata con pietre provenienti da tutte le terre di lingua albanese, compresi il Kosovo e la Macedonia del Nord.

Fino alla colonizzazione italiana, piazza Skanderbeg si trovava ai limiti meridionali della città, in una posizione piuttosto periferica, ed era una sorta di grande mercato. Successivamente la città si estese oltre il torrente Lana e la piazza divenne più centrale. Intorno furono costruiti diversi edifici degni di nota, come quello della Banca Nazionale d’Albania, che oggi ospita l’omonimo Museo, e l’Hotel Tirana International, con il suo lussuoso androne tipico del periodo comunista.

Piazza Scanderbeg

Altri due edifici che si affacciano sulla piazza sono il Palazzo della Cultura, che ospita il Teatro Nazionale dell’Opera e la Biblioteca Nazionale, e il Museo Storico Nazionale, facilmente riconoscibile grazie al grande mosaico patriottico intitolato “Gli albanesi”. Il museo è suddiviso in otto sezioni e ripercorre tutta la storia del paese fin dall’antichità (ingresso 500 lek).

Altri edifici sono testimoni della storia di Tirana da più tempo. Innanzitutto la Moschea di Et’hem Bey, commissionata nel 1789 e portata a termine nel 1823. Toglietevi le scarpe e ammiratene gli interni perché sono molto belli.

Moschea di Et'hem Bey

Osservate anche il porticato con le decorazioni che riproducono città dell’impero ottomano, come La Mecca.

Moschea Et'hem Bey

Accanto alla moschea c’è la Torre dell’Orologio, fatta costruire anch’essa da Et’hem Bey nel 1811. Per molto tempo è stato l’edificio più alto di Tirana e in passato conteneva una campana veneziana. È possibile visitare il piccolo museo etnografico e salire i 90 scalini per osservare una bella vista sulla piazza (200 lek).

Piazza Skanderbeg

Piazza Sulejman Pasha e Pazar i Ri

Camminando subito a est della moschea vi ritroverete in questa piazza alberata con al centro il bizzarro Monumento all’Amicizia tra Albania e Kuwait.

Monumento amicizia Tirana

Accanto all’ingresso dell’Hotel Plaza è sopravvissuta la Tomba di Kaplan Pasha, che un tempo si trovava nella Moschea di Sulejman Pasha, distrutta durante la seconda guerra mondiale.

Tomba Kaplan Pasha

Procedendo su Rruga Luigj Gurakuqi arriverete al vecchio Bazar, che però è stato completamente rinnovato. C’è un grande spazio coperto con tante bancarelle di frutta e verdura e tutt’intorno ci sono molti bar, locali e negozietti.

Bazar Tirana

Se arriverete verso l’ora di pranzo, potrete mangiare vegano da Oda, uno dei ristoranti tradizionali più frequentati di Tirana.

Il Ponte e la Moschea dei Conciatori

Rifocillati dal pranzetto, dirigetevi verso il torrente Lana percorrendo  Rruga Xhorxh W. Bush. Sulla destra non potrete non notare l’imponente Moschea Namazgjah. È la moschea più grande dei Balcani con minareti alti 50 metri e la cupola alta 30.

Moschea Namazgjah

Proseguendo arriverete al Ponte dei Conciatori risalente al XVIII secolo. Anche se adesso questo antico ponte di pietra sembra non avere alcuna utilità perché non attraversa alcun corso d’acqua né alcun fosso, in passato la situazione era molto diversa.

Ponte dei Conciatori

Fino a un secolo fa questa era una zona di campagna, ma intorno al 1930 il corso del torrente fu modificato per ampliare la parte meridionale della città. Poco distante c’è la Moschea dei Conciatori, ormai inglobata tra i condomini.

Castello di Tirana e Shëtitorja Murat Toptani

Tornate un po’  indietro e raggiungete il castello. Se però vi aspettate un vero castello, come quello dei racconti medievali, rimarrete delusi. Ciò che resta della fortificazione voluta da Ahmet Pasha Bargjini alla fine del XVIII secolo sono alcuni tratti delle mura.

Castello Tirana

Nel 1798 fu acquistato dalla famiglia Toptani di Krujë (sentirete molto parlare di loro in Albania), ma subì dapprima un assedio di cinque mesi da parte dei Bushati di Scutari nel 1817 e poi, nel 1832, fu distrutto dalle truppe ottomane. All’interno delle mura troverete tanti locali, ristoranti e negozi di prodotti artigianali.

Castello di Tirana

Anche in Shëtitorja Murat Toptani, la strada alberata che costeggia le mura, ci sono molti locali e qualche negozio di souvenir.

Percorrendo questa strada, vi ritroverete sulla sinistra la Galleria Nazionale d’Arte, che espone opere di artisti albanesi dalla fine dell’ottocento, passando per il periodo comunista fino a quelle successive alla caduta del regime.

Poco più avanti sulla destra, noterete il Bunk’Art 2L’ingresso, proprio di fronte a un vistoso edificio rosa, non passa inosservato perché è in un bunker, uno dei 175.000 costruiti in Albania dagli anni ’70.

Cosa vedere a Tirana Bunk'art 2

Dal bunker si accede a un intreccio di gallerie sotterranee, che collegano 24 stanze e un appartamento. Qui avrebbe dovuto rifugiarsi il Ministro degli Affari Interni in caso di attacco nucleare. Il museo espone oggetti e arredi originali, ma anche installazioni che illustrano la storia del paese nel XX secolo. Vi consigliamo di visitarlo perché è molto suggestivo, soprattutto per gli ambienti in cui è ospitato.

Bunk'Art 2

Dal grande piazzale alle spalle del Bunk’Art 2 si vede il campanile della Cattedrale della Resurrezione di Cristo, o Nuova Cattedrale Ortodossa, completata nel 2011. Molti dei luoghi di culto a Tirana sono di recente costruzione poiché Hoxha aveva imposto nel 1967 l’ateismo di stato.

Cattedrale della Resurrezione di Cristo

Cosa vedere a Tirana a sud del torrente Lana

Bulevardi Dëshmorët e Kombit

Percorrendo questo ampio viale, che ha inizio da piazza Skanderbeg, arriverete al torrente Lana. Lungo questa strada avrete modo di vedere alcuni edifici in stile tipicamente fascista progettati dall’architetto fiorentino Gherardo Bosio negli anni dell’occupazione italiana, come il Grand Hotel Dajti (lo vedrete sulla sinistra poco prima di arrivare al fiume) e il Palazzo degli Uffici Luogotenenziali.

Un altro edificio degno di nota è la Piramide Hoxha, voluta dalla figlia del dittatore come mausoleo-museo per celebrare il padre. Dopo la caduta del regime ha avuto varie vicissitudini fino ad essere abbandonata.

Piramide Tirana

Noi non abbiamo potuto vederla perché è in fase di ristrutturazione per essere trasformata in un centro di aggregazione giovanile. Ospiterà una biblioteca, spazi espositivi e un centro TUMO, che offrirà programmi di animazione e vari corsi di cinematografia, web design, musica, progettazione 3d, robotica, fotografia ecc.

Un monumento molto interessante è il Postbllok Memorial, che è costituito da tre elementi. Innanzitutto il Bunker TRIII 1976 I, che un tempo controllava l’accesso al Blloku. Questo quartiere, che si sviluppa alle spalle del memoriale, in passato era off limits, in quanto riservato all’élite del partito comunista. Oggi è invece un quartiere molto vivace, soprattutto nelle sere del weekend. È anche il quartiere in cui è più facile mangiare vegano a Tirana.

Postbllok Memorial Tirana

Il secondo elemento è un gruppo di pilastri provenienti dalla prigione-miniera di Spaç in cui venivano costretti ai lavori forzati i prigionieri politici. Anche Fatos Lubonja, l’ideatore del memoriale, vi fu detenuto. Infine un pezzo del Muro di Berlino, donato dalla Germania.

Piazza Madre Teresa

Alla fine del viale vi ritroverete a Piazza Madre Teresa, sulla quale si affaccia imponente l’Università di Tirana. Il Politecnico ha sede nella Casa del Fascio, anche questa progettata  da Bosio nel 1940.

Piazza Madre Teresa Tirana

Poco più a est della piazza si trova l’Arena Kombëtare, lo stadio con una capienza di 22.500 posti in cui nel 2022 si è svolta la finale della prima edizione della Conference League vinta dalla Roma contro il Feyenoord.

Arena Kombëtare

L’edificio, progettato da uno studio di architettura di Firenze, ospita anche una galleria di negozi e un hotel nella torre. Di sera si illumina con grandi pannelli che cambiano colore.

Stadio Tirana

Cosa vedere a Tirana: i palazzi colorati

Tra le cose da vedere a Tirana dobbiamo inserire un ultimo suggerimento. Mentre camminerete per le vie della città, infatti, noterete sicuramente diversi palazzi con le facciate colorate. Dovete sapere che nel 2000 Edi Rama, il sindaco di Tirana, ebbe l’idea di far colorare le facciate dei grigi condomini dell’epoca comunista. L’iniziativa non fu accolta bene dai cittadini, ma ebbe una vasta eco internazionale e così fu realizzata.

Tirana a colori

Nel 2003, durante la seconda edizione della Biennale di Tirana, i curatori invitarono diversi artisti, come Olafur Eliasson, Dominique Gonzalez Foerster e Liam Gillicka, a dipingere le facciate di diversi edifici.

Tra gli edifici più belli ce ne sono alcuni lungo il torrente su Bulevardi Bajram Curri e altri nel quartiere di Zogu i Zi.

Zogu i Zi

Cosa non fare a Tirana

L’ultimo suggerimento non riguarda cosa vedere a Tirana, ma cosa non fare assolutamente.

Cosa non fare a Tirana

Come esplicitato da alcuni cartelli che vedrete in città, è vietato urinare per strada. Se lo farete, verrete filmati e il video finirà su YouTube!