A Pescia è possibile dormire in un’antica cartiera sulla Via della Carta” ed è un’esperienza davvero da fare!!

Il percorso culturale della Via della Carta permette di conoscere l’affascinante storia della carta in Toscana. Il territorio interno delle province di Lucca e Pistoia possiede infatti una tradizione secolare di produzione cartaria.⠀

Noi l’abbiamo scoperta quando Stefano è stato invitato a presentare una relazione sulla carta a mano al XIII Congresso dei Musei della Stampa e della Carta a Pescia, in provincia di Pistoia (allora la sua amata cartiera non era ancora crollata a causa del terremoto).⠀

Il Museo della Carta di Pescia

Abbiamo avuto l’opportunità di visitare l’antico opificio “Le Carte, che si trova nel fondovalle del fiume Pescia, ai piedi del colle dove sorge la piccola frazione di Pietrabuona.

L’opificio, la cui costruzione risale al 1710, è uno dei più rilevanti monumenti di archeologia industriale, recentemente trasformato in un interessante museo.

Museo della carta Pescia

Costruita nel 1710, questa cartiera è un grande edificio a tre piani, ognuno dei quali era adibito a una funzione specifica. Il primo era riservato alla produzione della carta a mano ed è ancora possibile vedere i macchinari. Il secondo piano ospitava le abitazioni degli artigiani e il terzo, dotato di grandi finestre, veniva utilizzato per l’asciugatura dei fogli. L’attività è cessata nel 1992.

Nel 2004 l’associazione Museo della carta di Pescia onlus ha rilevato l’opificio e lo ha ristrutturato.⠀

Per comprendere meglio la storia della Via della Carta, si può partecipare a una visita guidata, che comprende anche l’Archivio Storico delle Antiche Cartiere Magnani di Pescia, costituito da oltre 600 metri lineari di documenti.

Archivio Museo della carta

Il Borgo di Pietrabuona

Se avete tempo vi consigliamo una breve visita a Pietrabuona. Piccola frazione del comune di Pescia, è una delle località delle cosiddette Dieci castella della Valleriana. Questa zona è stata anche definita la Svizzera Pesciatina dallo scrittore ginevrino Sismondi, il quale venne qui da esule alla fine del XVIII secolo. 

Pietrabuona Via della Carta

Nel medioevo, data la sua posizione strategica in cima a un colle, il borgo è stato luogo di sanguinose battaglie fra fiorentini e pisani. Nella parte alta è possibile ammirare il Castello in cui ci sono ancora tracce della Rocca.

La cittadina di Pescia

Pescia è una cittadina di origini medievali, che si è sviluppata intorno all’omonimo fiume. Ancora oggi si distinguono due poli urbani: il centro religioso, sviluppatosi intorno al Duomo, e il centro civile intorno al Palazzo Comunale.

Via della Carta Pescia

Pescia si può tranquillamente visitare a piedi, partendo dalla Porta Fiorentina, risalente al 1732. In pochi minuti si giunge al Duomo, costruito in stile barocco nel 1693, e alla chiesa di San Francesco, che conserva opere pittoriche di pregio.

Duomo di Pescia

Oltrepassando il fiume attraverso il Ponte del Duomo, l’edificio più interessante della parte civile è il Palagio, o Palazzo del Podestà, risalente al XII secolo. Poco distante, il Palazzo dei Vicari e il Palazzo Comunale del XIII secolo.

Palagio di Pescia

 

La visita alla Stamperia Benedetti

Noi abbiamo visitato anche la Stamperia Benedetti in piazza Matteotti. L’edificio ospita la “Mostra delle Antiche Macchine Tipografiche e delle pubblicazioni stampate dalla tipografia dal 1800 ad oggi”. 

Stamperia Benedetti

Proprio a Pescia il tipografo fiorentino Francesco Cenni stampò “La confessione di San Bernardino da Siena” nel 1485, soltanto pochi decenni dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg.

Stamperia Benedetti Pescia

Artidoro Benedetti, che iniziò a lavorare a undici anni, aprì il suo laboratorio, che diventò luogo d’incontro per scrittori, poeti, musicisti e pittori. Lo stesso D’Annunzio volle che il suo libro “Lettera al legionario Alceste De Ambris” venisse stampato da Benedetti. Un suo dipendente, Gino Necciari, rilevò la stamperia nel 1967, ma ne mantenne il nome. Scomparso nel 2015, ha tramandato la passione ai suoi figli che se prendono cura.

Dormire in un’antica cartiera sulla Via della Carta a Pescia

La nostra immersione nella storia della carta è stata ancor più completa grazie al pernottamento in un opificio dismesso.⠀

L’albergo diffuso San Lorenzo e Santa Caterina è stato ricavato dalla splendida ristrutturazione di due cartiere ad acqua del 1700 sul fiume Pescia. All’interno si trovano ancora i macchinari in legno, pietra e ferro battuto che venivano utilizzati per la produzione della carta.⠀

Hotel San Lorenzo Pescia

L’hotel offre oltre 70 camere ampie e con un’atmosfera magica, diverse sale ristorante, un’enoteca, una piscina con angolo idromassaggio e un grande parco con pineta.⠀

L’albergo rappresenta un’ottima soluzione anche per i pasti vegani.

Prima di arrivare, infatti, abbiamo comunicato le nostre esigenze alimentari e ci sono state offerte delle opzioni vegane sia per la colazione che per la cena. A seconda della stagione, si possono degustare prodotti tipici come gli asparagi di Pescia, i fagioli di Sorana, funghi e tartufo. A noi è piaciuta moltissimo la panzanella, che, insieme alla pappa al pomodoro, è un piatto tipico della tradizione toscana.