Il Ballo dei Diavoli di Prizzi è una delle più belle feste tradizionali in Sicilia. Mescolando sacro e profano, fede e folclore, questo rito pasquale rappresenta uno dei principali motivi per visitare Prizzi, paesino di neanche 5.000 anime in provincia di Palermo.

Pasqua a Prizzi

Prizzi, un presepe arroccato sui Monti Sicani

Prizzi si sviluppò dopo il 745 intorno al castello costruito dall’imperatore bizantino Costantino V Capraino per controllare la circostante vallata del Sosio. Esso svetta infatti su un monte a 1.040 m. slm per cui era un ottimo punto di osservazione per difendersi dalle invasioni musulmane e per inviare segnali di fumo. “Pyrizein” in greco significava proprio “accendere fuochi di segnalazione”. Nonostante ciò, il castello fu espugnato dai Musulmani neanche cento anni dopo la sua costruzione e successivamente fu conquistato dai Normanni.

Prizzi

Del castello oggi rimangono soltanto dei ruderi, ma sono ancora visibili le due torri, una delle quali è diventata il campanile della Chiesa Madre. L’altro si trova vicino alla chiesa di Sant’Antonio e dalla sommità si gode un meraviglioso panorama.

Prizzi vanta ben quindici chiese, tra cui quella di San Francesco con le mura esterne in pietra viva. Degno di nota è anche l’arco medievale accanto alla chiesa di San Sebastiano, la più antica di Prizzi, edificata su una preesistente struttura bizantina.

Da vari punti panoramici si puòammirare il Lago di Prizzi. Si tratta di un bacino artificiale, realizzato grazie alla costruzione di una diga nel complesso idroelettrico del fiume Sosio.

Prizzi panorama

I murales di Prizzi

Passeggiando per i vicoli del centro storico, guardatevi intorno e scoprirete molti murales. Alcuni sono stati realizzati negli anni ’80 nell’ambito di un progetto di riqualificazione urbana.

Murales a Prizzi

Altri fanno parte del progetto “Dallas in Prizzi”, nato dall’amore di uno psichiatra americano, David ‘Dave’ Atkinson, per la Sicilia e per Prizzi in particolare. Per ricambiare l’ospitalità e l’amicizia ricevute, Atkinson ha portato a Prizzi tre importanti artisti, i quali hanno realizzato quattro murales. Egli ha prodotto anche un film documentario con la regia di Luca Vullo che ha lo stesso titolo del progetto.

L’antica Hippana

Sulla Montagna dei Cavalli, detta anche Monte di San Lorenzo, di fronte all’attuale centro abitato ,sono visibili le gradinate del teatro dell’antica città di Hippana. Furono i Greci a fondarla nel 258 a.C., ma quando fu conquistata dai Romani durante la prima guerra punica, i superstiti si rifugiarono sul monte vicino, fondando Prizzi.

Per conoscere la sua storia, potete visitare il museo archeologico “Hippana”, che nelle sue tre sezioni (archeologica, paleontologica e mineralogica) espone i reperti portati alla luce dagli scavi archeologici.

Il Ballo dei Diavoli a Prizzi

La domenica di Pasqua le viuzze di Prizzi si animano grazie al caratteristico Ballo dei Diavoli.

I Diavoli, con le loro enormi maschere, le tute rosse e i mantelli di pelli di pecora, scorrazzano accompagnando la Morte, che riconoscerete grazie al vestito giallo, la maschera inquietante e la balestra in mano.

Diavoli a Prizzi

Bisogna fare attenzione e sfuggire alla Morte, il cui obiettivo è “portarvi all’inferno”. Chi viene scelto, infatti, deve pagare un obolo per liberare la propria anima.

Il momento culmine del rito si svolge nel pomeriggio ed è qui che sacro e profano si fondono. I Diavoli cercano di impedire l’incontro tra Gesù risorto e la Madonna, che vengono portati a spalla dai fedeli. Ci riescono per due volte, ma la terza volta cadono sotto le spade degli angeli, mentre le campane suonano a festa. La Madonna lascia cadere il manto nero che l’avvolgeva e i Diavoli si inchinano per tre volte dinanzi alle porte della chiesa, compiendo il rito di purificazione con il gesto del “pigghiari a paci”.

Uccisione diavoli Prizzi

Questo rito millenario ha probabilmente origine in antiche cerimonie pagane, che celebravano la primavera e la rinascita della natura. Nel tempo queste cerimonie si sono arricchite con elementi delle tragedie greche e successivamente delle tradizione cristiane, diventando la rappresentazione del Bene che trionfa sul Male.

I festeggiamenti si protraggono fino a sera, quando le luci trasformano Prizzi in un suggestivo presepe (nel periodo natalizio viene realizzato un presepe vivente).

Prizzi di notte

Dove dormire e mangiare vegano nei dintorni di Prizzi

A meno di 20 km da Prizzi, abbiamo pernottato presso l’agriturismo Casale di Riena, nell’omonima contrada a Castronovo di Sicilia.

Casale di Riena

Questo casale, vicino al Parco Naturale dei Monti Sicani, offre una piscina circondata da ulivi secolari bordo della quale ci si può rilassare sorseggiando una birra o un cocktail. 

La cucina utilizza prodotti dell’azienda agricola o del territorio circostante e, con il dovuto preavviso, il cuoco prepara squisiti menu vegani. Noi abbiamo mangiato anche una deliziosa caponata di melanzane con cacao (qui trovate la ricetta) e tortino al cioccolato con cuore caldo.