A Bologna, come in molte altre città, buona parte dei ristoranti vegani è chiusa di domenica. Se questo è indicativo di una particolare attenzione alla qualità di vita dei proprietari e di chi vi lavora, per i viaggiatori può rappresentare un problema. Nella maggior parte dei casi, infatti, è proprio durante il weekend che si riesce a fare qualche viaggetto. Se, come noi, doveste trovarvi a Bologna di domenica, non preoccupatevi perché di seguito vi indicheremo dove poter mangiare vegano senza dovervi accontentare.
Colazione vegana a Bologna
Anche se a Bologna è abbastanza facile trovare un cappuccino di soia e un croissant vegano in molti bar, il nostro consiglio è di andare da Uno Caffè Olistico. Qui potrete scegliere tra tantissime opzioni dolci e salate per una colazione più ricca che vi dia tutta l’energia necessaria per affrontare al meglio la giornata.
Raffaella ha optato per dei deliziosi pancake con frutta, invece Stefano, che non ama il dolce, ha preferito gli avocado toast. C’è anche un’ampia varietà di torte e biscotti.
Infine, oltre a tè, caffè, cappuccino e altre bibite, potrete scegliere tra vari frullati, smoothies ed estratti. Carina l’idea di sostituire la cannuccia con un lungo rigatone. Uno Caffè Olistico è anche il posto ideale per un brunch, nel caso in cui siate arrivati a Bologna non molto presto.
Aperto dalle 9,00 alle 20,00 (fino alle 22,30 il venerdì e il sabato) dal martedì alla domenica, potete scegliere questo locale anche per un pranzo, un aperitivo o una cena. La posizione è ottima, infatti si trova a soli 600 metri da Piazza Maggiore e a 200 m dalla famosa Finestrella di via Piella.
Mangiare vegano a Bologna: un pranzo veloce
Se, come noi, preferite fare un pranzo veloce per non rubare troppo tempo alla visita della città, vi consigliamo Flower Burger. Si tratta di una catena di fast food 100% vegan, la cui caratteristica principale è il colore. Non soltanto l’ambiente è molto colorato, ma anche i panini! Panini gialli, verdi, rosa e viola racchiudono burger di ceci, fagioli, lenticchie o seitan, con salsine, formaggio e verdure.
Le varie colorazioni dei bun sono ottenute con alimenti naturali come la curcuma, la spirulina, la carota nera o l’estratto di ciliegia. Potrete scegliere il solo panino o il menu, che comprende la bibita e un contorno a scelta tra patatine, patata buenas, edamame o melanzane croccanti. Se avrete bisogno di più energia per affrontare il pomeriggio in giro per la città, potrete ordinare anche il dolce.
Una romantica cena vegana a Bologna
Per la cena non abbiamo avuto grande possibilità di scelta, ma possiamo ritenerci molto soddisfatti di aver prenotato un tavolo da Botanica Lab Cucina. Il primo ristorante vegano di Bologna propone un menu ricercato, che viene costantemente aggiornato per garantire l’utilizzo di prodotti di stagione e di piante spontanee selvatiche.
Sin dal momento in cui il piatto viene servito in tavola, si percepisce che dietro ci sono ricerca e sperimentazione con l’intento di riscoprire e proporre antiche usanze presentandole in maniera originale.
Noi abbiamo avuto serie difficoltà a scegliere perché avremmo desiderato assaggiare tutto. Alla fine abbiamo optato per tamales in foglia di banano ripieni di planted meat, millefoglie di patate con crema di anacardi e broccoli abbrustoliti, gnocchetti di zucca con crema di anacardi, cime di rapa e planted meat, pasta fresca ripiena di ricotta di macadamia, anacardi e carciofi condita con crema di patate e cavolo nero croccante.
Anche per il dolce la scelta è stata ardua, ma mi sono lasciata tentare dalla creme brûlé, che non mangiavo da quasi dieci anni, cioè da quando siamo diventati vegani.
Inutile dire che era tutto davvero squisito e l’ambiente con le sue luci soffuse ha reso la serata perfetta.
Vi consigliamo di prenotare perché, soprattutto nel fine settimana, è quasi impossibile trovare un tavolo libero.
Mangiare vegano a Bologna: streetfood
Nel caso in cui dovesse venirvi fame tra un pasto e l’altro, vi consigliamo di assaggiare il tipico crescione romagnolo alle erbette, una sorta di piadina farcita con spinaci ed erbe di campo.
È possibile trovarlo anche con altri ripieni vegetali, come patate, porri o funghi, ma è sempre importante chiedere se nella preparazione sia stato utilizzato lo strutto o l’olio di oliva.
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