Visitare tutto quello che Modica ha da offrire e di cui vi abbiamo parlato in questo articolo richiede tanta energia. Fortunatamente in questa splendida città barocca non è difficile mangiare vegano. Qui potrete deliziare non solo gli occhi, ma anche il palato.
Street food vegano a Modica
Dopo una energica colazione a base di granita, a pranzo vi consigliamo lo street food: le tipiche scacce modicane e i pasticci ripieni di verdure.
Le scacce sono delle focacce in cui la pasta preparata con farina di grano duro o di grani antichi viene stirata molto sottile e poi arrotolata insieme al ripieno. Le origini di questo piatto, di cui Modica e Ragusa rivendicano la maternità, risalgono al XVII secolo. In passato, essendo una pietanza tipica del mondo contadino, venivano preparate soprattutto durante le festività pasquali e natalizie utilizzando prodotti di stagione. Oggi invece si possono trovare tutto l’anno. Tra i ripieni classici ce ne sono diversi vegani: pomodoro, pomodoro e melanzane, pomodoro e cipolla, prezzemolo. Chiedete sempre però che non ci sia il formaggio grattugiato all’interno.
I pasticci, o buccateddi, sono dei calzoni ripieni di broccoli, melanzane, spinaci o biete.
Un posto in cui poter mangiare scacce e pasticci è la Focacceria Don Puglisi, che fa parte di un interessante progetto di solidarietà. Qui infatti lavorano donne che hanno usufruito dell’accoglienza della Casa Don Puglisi o del Centro Babel.
A piazza Matteotti invece potete recarvi al Piccolo Bar. Sebbene scacce e pasticci vengano solitamente spennellati con l’uovo o conditi con formaggio, la signora Anna Maria sarà ben lieta di preparare per voi una versione vegana. Dovrete però ordinarli qualche ora prima.
Mangiare vegano a Modica: i piatti della tradizione
Se preferite pranzare al ristorante, o se vorrete fermarvi a cena, potrete scegliere tra diversi piatti della tradizione modicana che sono vegani.
Innanzitutto i lolli con le fave. I lolli sono un tipo di pasta fresca tirata a mano che viene condita in vari modi, ma noi vi consigliamo di mangiarli con le fave. In passato le fave cottoie, tipiche di questa zona, venivano coltivate per la loro capacità di rilasciare azoto nel terreno o per nutrire il bestiame. Essendo di facile cottura (da cui il termine cottoia), i braccianti spesso pranzavano con mezzo coppo di fave (circa 500 grammi). Attualmente sono state rivalutate per le loro proprietà nutritive oltre che per il loro gusto… a noi piacciono moltissimo! Nel periodo invernale troverete facilmente anche zuppe di altri legumi, in particolare fagioli e ceci, invece in estate non potete non assaggiare il tipico macco di fave fresche.
Un ristorante in cui potrete gustare molti di questi piatti è l’Osteria dei sapori perduti, ospitata in uno degli edifici storici di corso Umberto I, Palazzo Rubino Trombadore.
Oltre ai piatti già citati, dal loro menu potrete scegliere anche la pasta con pomodoro e melanzane, alla campagnola (chiedete la versione senza brodo di carne) o con i tenerumi (le cimette delle zucchine lunghe siciliane).
Ristoranti vegani a Modica
In corso Umberto, a pochi passi dal Duomo di San Pietro, c’è un delizioso ristorante vegano di nuova apertura. I Timpi, un posticino vegano, gestito da due giovani donne, è un locale molto intimo con un paio di tavolini anche all’esterno.
Qui potrete gustare piatti della tradizione siciliana rivisitati in chiave vegan. Noi abbiamo mangiato la pasta (fusilli con crema di peperoni e salsiccia vegan e tagliatelle con funghi, piselli e salumi vegan), ma troverete anche insalate, burger e panini. Anche i dolci sono squisiti. Le mie papille gustative hanno ringraziato per la torta al doppio cioccolato!
In via Risorgimento trovate il Ristorante Naturale Singola, che utilizza prodotti biologici freschi, stagionali e spesso a Km 0. Nel menu, prevalentemente vegetariano, sono incluse diverse opzioni vegane. Vi consigliamo di prenotare.
Mangiare vegano a Modica: i dolci
Se doveste trovarvi a Modica nel periodo autunnale, non perdetevi i lolli co’ mustu. I lolli vengono preparati impastando la farina di grano duro con il mosto e poi vengono anche cotti nel mosto, che il giorno prima viene fatto bollire con della cenere e poi filtrato. Non è semplice trovarli perché richiedono una lunga preparazione.
In estate, ma non solo, è d’obbligo assaggiare il gelato artigianale. Quello al cioccolato di Modica è solitamente prodotto senza latte, quindi perfetto anche per noi vegani. Noi lo abbiamo mangiato alla Gelateria degli Angeli.
Altri dolci, che invece potrete trovare in qualsiasi periodo dell’anno, sono i dolcetti da riposto. Si tratta di piccoli dolci preparati con pasta di mandorle e potrete gustarli al caffè, al cioccolato, al pistacchio o con conserve di arancia e mandarino. Il nome di questi dolci deriva dal fatto che, una volta preparati, potevano essere conservati in dispensa (nel ripostiglio, da cui appunto “riposto”) anche per lunghi periodi. In questo modo le famiglie, in particolare quelle nobili, avevano sempre qualcosa da offrire agli ospiti, anche se inattesi.
Il cioccolato di Modica
Infine, come non parlare del cioccolato di Modica, famoso ormai in tutto il mondo! Nel 2018 ha ottenuto anche il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta) dall’Unione Europea.
La sua peculiarità è che viene prodotto seguendo un antichissimo metodo di lavorazione a freddo con temperature che non superano mai i 42-45 gradi. Questo metodo risale agli aztechi, sebbene essi non conoscessero lo zucchero e consumassero il cioccolato in forma liquida. Furono infatti i conquistadores spagnoli ad aggiungere lo zucchero per rendere la bevanda più dolce e gradevole.
La massa di cacao (la cui quantità varia dal 50% al 99%), veniva deposta su un matate, una pietra concava che a Modica è chiamata valata, e amalgamata con un matterello di pietra (pistuni).
Con la Rivoluzione industriale, il ciclo produttivo introdusse le fasi di concaggio e temperaggio, che, raggiungendo temperature più elevate, rendono il cioccolato più lucido e omogeneo. Nella Contea di Modica, che mantenne sempre forti legami con la Corona spagnola, la lavorazione a freddo si conservò fino ai tempi moderni.
Antica Dolceria Bonajuto
Passeggiando per le vie di Modica, vi imbatterete in molti negozi che vendono il famoso cioccolato, ma noi vi consigliamo di fare tappa all’Antica Dolceria Bonajuto. Fondata nel 1820, è la più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia ancora in attività.
È proprio alla famiglia Bonajuto che si deve la riscoperta di questo prezioso “oro nero”. Nel 1992, infatti, quando questo dolce fossile sembrava destinato alla scomparsa, Carmelo Ruta, genero di Francesco Bonajuto, ebbe il coraggio di investire su questo prodotto e lo riportò alla ribalta.
Osservate le vetrine, in cui sono esposti oggetti e testimonianze della trazione cioccolatiera mesoamericana e siciliana. Recatevi poi al bancone per degustare i vari tipi di cioccolato.
Con la lavorazione a freddo lo zucchero non si scioglie. Per questo quando lo morderete, sentirete i cristalli di zucchero regalare una consistenza granulosa al cioccolato.
Mentre lo sciogliete in bocca, chiudete gli occhi e assaporate le spezie esotiche e i sapori locali: peperoncino, cardamomo, zenzero, noce moscata, pepe bianco, ma anche arancia, limone e mandarino di Sicilia.
Gli aromi tradizionali erano originariamente soltanto vaniglia e cannella, che qui troverete nella originaria forma a lingotto.
Il nostro preferito è quello al peperoncino, venduto in cioccolatini confezionati in piccole scatole, che rappresentano anche una originale idea regalo.
Oltre al cioccolato troverete altri dolci vegani, come le gelatine di pesca e fragoline, le scorze di arancia candite e la bellissima frutta martorana, preparata con pasta di mandorla.
Sicuramente non uscirete a mani vuote! E ricordate che il cioccolato può essere utilizzato anche in ricette salate, come quella della caponata siciliana rivisitata.
ChocoModica
Ogni anno agli inizi di dicembre, di solito nei giorni dell’Immacolata, si svolge il Chocomodica, un appuntamento imperdibile per gli amanti del cioccolato. Sebbene la prima edizione abbia avuto luogo nel 2013, in realtà la manifestazione ha radici più antiche. Dal 2005 al 2008, infatti, Modica ha ospitato l’Eurochocolate e dal 2009 al 2018 il Chocobarocco, che si svolgeva in primavera.
Si può assistere a tanti eventi tra degustazioni, laboratori, visite guidate, convegni e spettacoli.
Passeggiando tra gli stand potrete scoprire non solo prodotti in cui l’ingrediente principale è il cioccolato (arancini compresi!), ma anche tanti altri prodotti locali, di artigianato e di antiquariato.
Non perdete ovviamente una visita al Museo del Cioccolato, ospitato nel Palazzo della Cultura. Noi siamo rimasti estasiati dalle sculture realizzate con il cioccolato dai maestri cioccolatieri locali e nazionali.
Il ChocoModica richiama decine di migliaia di persone, ma è ben organizzato con ampi parcheggi e servizio navetta per arrivare in centro.
2 Comments