Modica è una delle nostre città del cuore. Ce ne siamo innamorati subito, quando abbiamo trascorso lì uno dei nostri primi Natali insieme. Ci è piaciuta tanto che io (Raffaella) ho subito accettato quando mi è stato proposto di lavorare lì. Per diversi anni sono andata una volta a settimana, ma ci siamo anche tornati molte volte insieme, da soli o con gli amici. Non è facile scegliere cosa vedere a Modica perché è una città che offre moltissimo, quindi vi suggeriamo un itinerario da fare in giornata.
Sarà per il barocco meraviglioso che esplode in ogni angolo, sarà per l’ospitalità degli abitanti, sarà per il suo cioccolato dal gusto inconfondibile o per le scacce di cui facciamo scorpacciate ogni volta, ma a Modica si respira un’atmosfera magica.
Probabilmente non è un caso che qui siano nati e vissuti diversi personaggi illustri, come Salvatore Quasimodo, premio nobel per la letteratura nel 1959, il filosofo e poeta Tommaso Campailla e il compositore Pietro Floridia. Impossibile non citare anche Gesualdo Bufalino, che, nato a Comiso, visse a Modica e fece spesso riferimento a questa città nelle sue opere.
Modica è suddivisa in vari quartieri, ma nel centro storico, che è stato interamente ricostruito dopo il devastante terremoto del 1693, si distinguono Modica Bassa e Modica Alta, che si sviluppa intorno all’antico castello.
Cosa vedere a Modica Bassa
Vi consigliamo di iniziare la vostra visita da piazza Corrado Rizzone, all’inizio di Corso Umberto I, la strada principale che taglia in due Modica Bassa e che fino a un secolo fa era il letto del torrente Janni Mauro.
Qui si trova la maggior parte degli edifici storici di Modica Bassa, tra cui Palazzo Grimaldi, Palazzo Rubino Trombadore e Palazzo Moncada, che ospita la Biblioteca Comunale. Passeggiate quindi tenendo sempre il naso all’insù, osservate i portali e i balconi con i loro mascheroni barocchi e riempitevi gli occhi di meraviglia. Di fronte a voi potete invece ammirare la rupe su cui si erge il Castello dei Conti con la Torretta dell’Orologio.
A poco più di 200 metri, in piazza Matteotti, si affacciano il Museo Ibleo delle Arti e delle Tradizioni Popolari e la Chiesa di Santa Maria del Carmelo, detta del Carmine, uno dei pochi monumenti sopravvissuti al terremoto e il cui portale trecentesco è stato dichiarato Monumento Nazionale.
Museo dedicato a Tommaso Campailla
A pochi metri il museo dedicato a questo grande studioso di astronomia, lettere e filosofia, vissuto tra il 1668 e il 1740. La sua fama crebbe tanto che gli vennero proposte cattedre universitarie a Padova, in Germania, Francia e Inghilterra, ma le rifiutò pur di non lasciare la sua città natale. Il filosofo irlandese George Berkeley venne fino a Modica per incontrarlo. Campailla, pur non essendo medico di professione, è noto soprattutto per aver ideato le “botti mercuriali”, utilizzate per la cura della sifilide, considerata allora il male del secolo.
Dove la strada si biforca, sulla destra si trovano la Chiesa di San Domenico, detta del Rosario, al cui interno sono custoditi interessanti dipinti del Cinquecento, e l’adiacente ex convento, che dal 1869 ospita il Palazzo di Città.
La città del cioccolato
Più avanti, il Museo del Cioccolato di Modica e l’Antica Dolceria Bonajuto.
Il cioccolato di Modica, prodotto seguendo un metodo millenario, può essere utilizzato anche in gustosissime ricette salate, coma la caponata siciliana rivisitata.
La città con due patroni
La vera perla del corso è il Duomo di San Pietro, patrono di Modica insieme a San Giorgio. Fu papa Leone XIII a dichiararlo Equo Patrono nel 1884 per porre fine agli annosi conflitti tra le fazioni dei sangiorgiesi e dei sanpietresi, che, come i guelfi e i ghibellini, si scontravano e non ammettevano neanche “matrimoni misti”. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, questa elegante chiesa si erge su una imponente scalinata. Percorretela sotto lo sguardo dei dodici apostoli e ammirate l’interno con le sue tre navate, la volta affrescata e l’organo monumentale.
Continuate la vostra passeggiata lungo il corso per ammirare i numerosi edifici storici che vi si affacciano, tra cui la Chiesa di Santa Maria del Soccorso e il Teatro Garibaldi. Costruito tra il 1815 e il 1820 come Real Teatro Ferdinandeo, ha una facciata in stile liberty su cui svetta un’aquila, simbolo della contea di Modica.
Prima di proseguire verso Modica Alta, tornate indietro e percorrete la strada che costeggia il Duomo per visitare la splendida Chiesa Rupestre di San Nicolò, annoverata tra i luoghi del cuore FAI. Di origine bizantina, è considerata la chiesa più antica di Modica. Molto belle le icone dipinte sulla roccia nuda con al centro il Cristo pantocratore racchiuso in una mandorla.
Poco distante, in via Posterla, il Museo Casa Natale Salvatore Quasimodo. Sulla targa affissa sul muro esterno sono riportati i versi più famosi del celebre poeta: “Ognuno sta solo sul cuor della Terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera”.
Sulla stessa strada potete vedere le Grotte vestite, abitazioni che sono state ricavate nella roccia.
Cosa vedere a Modica Alta
Duomo di San Giorgio
Proseguite adesso salendo verso Modica Alta, dominata dal magnifico Duomo di San Giorgio, in cima a una scalinata di 164 gradini. Considerata uno dei simboli del Barocco siciliano, anche questa chiesa è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La sua facciata si innalza per 62 metri e il luminoso interno a cinque navate con 22 colonne conserva pregevoli dipinti settecenteschi, una meridiana solare e un organo con quattro tastiere e tremila canne.
Davanti al Duomo i Giardini dell’Orto del Piombo e uno splendido panorama incorniciato da bouganville sulla collina dell’Itria e il quartiere di Cartellone, abitato dalla comunità ebraica fino al 1492.
Castello dei Conti
Non molto distante, potete visitare il Castello dei Conti, sede del potere politico e amministrativo della contea per svariati secoli. Oggi rimangono la chiesa della Madonna del Medagliere e quella di San Cataldo, ex patrono di Modica, le carceri medievali e una delle cinque torri che circondavano la fortezza e su cui dal 1752 è inserito l’orologio ben visibile da varie parti della città.
Percorrete il corso Francesco Crispi, su cui si affaccia Palazzo Napolino Tommasi Rosso, una delle massime espressioni dell’architettura tardo barocca di Modica, e giungete all’antico quartiere Francavilla. Gli edifici edifici più importanti sono la Chiesa di Santa Teresa con l’annesso ex convento e Palazzo Failla, che oggi è un hotel di lusso.
A Modica Alta ci sono altre chiese interessanti da vedere, come quella di Santa Maria di Betlem. D’altra parte Modica è chiamata “la città delle cento chiese“. Prima di scendere verso Modica Bassa, proseguite fino alla chiesa di San Giovanni Evangelista, la cui croce in cima segna il punto più alto della città, a 449 metri s.l.m.
La bellezza di Modica ha fatto sì che essa venisse scelta come set per vari film, tra cui “Anni difficili” del 1948, “Kaos” dei fratelli Taviani e, più recentemente, la famosa serie televisiva “Il Commissario Montalbano”.
Cosa vedere a Modica: quattro punti panoramici
Proprio dalla chiesa di San Giovanni, percorrendo via Morana, si giunge a Pizzo Belvedere. Da qui si vede bene la città tagliata in due dal corso e in lontananza il Ponte Guerrieri, il viadotto alto ben 137 m. che unisce i quartieri Sorda e Dente, separati da una profonda gola in cui scorre la fiumara.
Un altro punto panoramico è facilmente raggiungibile da Corso Umberto. Salendo per le scale accanto all’Antica Dolceria Bonajuto, si arriva su Strada Campailla da cui si gode una fantastica vista sul Duomo di San Pietro e su Modica Alta.
Da Vanella 139, accanto alle antenne, si può ammirare Modica così come l’ha descritta Gesualdo Bufalino in “Argo il cieco”: “E forse fu grazia del luogo dove abitavo, un paese in figura di melagrana spaccata; vicino al mare ma campagnolo; metà ristretto su uno sprone di roccia, metà sparpagliato ai suoi piedi; con tante scale fra le due metà, a far da pacieri…”.
Infine, l’ultimo punto panoramico da non perdere si trova in via San Benedetto da Norcia, sulla collina dell’Itria, da dove avrete tutta Modica ai vostri piedi.
Se ne avete la possibilità, recatevi in uno dei punti panoramici al tramonto, quando la città si tinge di un caldo color miele. Man mano che scenderanno le ombre della sera e si accenderanno le luci, vi sembrerà di stare di fronte a un presepe!
Dopo tanta fatica sarete sicuramente affamati! In questo articolo troverete tante idee per rifocillarvi con gustosi prodotti tipici vegani.
Il trenino barocco
Come avrete capito, a Modica è un continuo salire e scendere. Un modo alternativo e meno faticoso di visitare la città è quello di prendere il Trenino barocco.
Parte da Corso Umberto I, davanti al Museo del cioccolato di Modica e vi porta a vedere le principali attrazioni di Modica Bassa e Modica Alta. Il tour dura 45 minuti e costa 5 €. Esibendo il biglietto, potrete avere uno sconto di 1 € sul Trenino barocco di Scicli e su quello di Ragusa.
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