Se avete visto anche una sola puntata della fiction ispirata dai romanzi di Andrea Camilleri, vi sarete sicuramente chiesti quali siano i luoghi in cui il commissario Montalbano vive e lavora.
Vigata, Marinella, Montelusa, la casa del capomafia Balduccio Sinagra… luoghi di fantasia creati dalla penna dello scrittore siciliano che hanno trovato la loro trasposizione televisiva in diverse località della provincia di Ragusa.
Scicli
Il punto di partenza di questo tour alla scoperta dei luoghi del commissario Montalbano non può che essere Scicli. In questo gioiello del barocco siciliano, riconosciuto Patrimonio Culturale dall’Unesco, si trovano infatti alcuni dei set che compaiono più frequentemente nella fiction.
Il Commissariato e la Stanza del Questore
Lungo la via pedonale Francesco Mornina Penna sorge il Palazzo del Municipio. Costruito agli inizi del novecento sul sito in cui sorgeva il Monastero delle Benedettine, di cui sopravvive l’adiacente chiesa di San Giovanni Evangelista, è ancora oggi la sede degli uffici del Comune.
Al suo interno è però possibile visitare alcuni locali che dal 1998 sono stati set della fiction. Al piano terra ci sono la postazione di Catarella con il suo telefono e il computer, e la stanza di Montalbano con le scrivanie e tutte le suppellettili.
Il piano superiore ospita invece la Stanza del Sindaco. È quella in cui il commissario si recava spesso per parlare con il questore di Montelusa, Luca Bonetti Alderighi, o meglio per essere richiamato. Cercate il Leone rampante, simbolo di Scicli, agli angoli del soffitto, sulle sedie e sui mobili. Osservate il bellissimo affresco in stile Liberty, che sembra quasi tridimensionale, realizzato da Bartolomeo Miritello.
Ammirate infine il bellissimo panorama su due dei tre colli della città e sui rispettivi monasteri: quello di Santa Maria della Croce e quello incompiuto di San Matteo.
Palazzo Spadaro
La Stanza del Sindaco di Vigata si trova in questo meraviglioso palazzo nobiliare settecentesco. Adiacente alla Chiesa di San Giovanni Evangelista, fu uno dei primi a essere ricostruito dopo il devastante terremoto del 1693.
Sulla sua facciata tardo barocca spiccano i balconi con l’inferriata panciuta per permettere alle donne dell’epoca di affacciarsi con i loro ampi abiti.
Gli interni sono invece in stile liberty con soffitti affrescati e ceramiche di Caltagirone. Molto bella la Sala Concerti e Convegni.
Chiesa di Santa Teresa d’Avila
Nel costo del biglietto è inclusa anche la visita a questa elegante chiesa in cui sono state girate diverse scene. Costruita nella prima metà del ‘700, è stata chiusa al culto, insieme all’annesso convento, nel 1950 per mancanza di sacerdoti. Nel 2009 diventa un museo in cui sono esposti gli affreschi provenienti dalle chiese e dai conventi del Colle della Croce.
Il pavimento, con i suoi intrecci geometrici, è uno dei più interessanti della provincia di Ragusa. Molto belle la pala d’altare (1698) con un Gesù bambino col mantello rosso.
Informazioni utili
Il biglietto complessivo (acquistabile anche online) per visitare tutte queste location costa 8 €, ma potete scegliere di visitarne soltanto una al costo di 3 €.
Passeggiando per le vie di Scicli gli appassionati potranno riconoscere molti altri luoghi che hanno fatto da set negli episodi del Commissario Montalbano!
Punta Secca
Nel tour dei luoghi del Commissario Montalbano questa è una tappa imperdibile.
Tutti abbiamo ammirato almeno una volta la casa di Salvo Montalbano con quel meraviglioso terrazzo che si affaccia sul mare. Si trova a Punta Secca, piccolissima frazione balneare di Santa Croce Camerina, a 35 km da Ragusa e a 25 km da Scicli. Chiamata “A Sicca” per la scogliera che si estende lungo la spiaggia di Levante, in diverse puntate si vede il Commissario nuotare in queste acque del Mar Mediterraneo.
Oggi la casa ospita un b&b in cui è possibile pernottare.
Nella piazzetta antistante si erge la Torre Scalambri in pietra arenaria, che oggi ospita un piccolo bar. Passando sotto l’arco della torre, si raggiunge la spiaggia del faro, che si staglia con tutto il suo candore sul cielo azzurro.
Sul corso Aldo Moro è stata posto un busto a memoria del grande Maestro Andrea Camilleri.
Il belvedere Scalambri è il luogo ideale in cui aspettare il tramonto per vedere il sole che si tuffa nel mare.
Donnalucata
Il lungomare di Marinella, in cui sono ambientati molti degli incontri di Montalbano, è in realtà quello di Donnalucata. Frazione marinara di Scicli, da cui dista 8 km, il suo lungomare separa la spiaggia di Ponente, detta “lo Spiaggione”, da quella di Micenci, lunga ben 6 km.
Rilassatevi sorseggiando un drink o una spremuta di arance siciliane da Jammola, lounge bar con i tavolini proprio in riva al mare!
Se invece avete voglia di un buon gelato, alla Gelateria Blue Moon troverete diverse opzioni. Il proprietario Angelo Buscema ama sperimentare gusti sempre nuovi, come quelli alla “papaya siciliana” o alla “carruba”.
Castello di Donnafugata
Questa meravigliosa dimora nobiliare, situata in una delle zone più belle della campagna ragusana, è nella fiction la sorvegliatissima casa del capomafia Balduccio Sinagra.
L’edificio, così come lo si può ammirare adesso, è stato restaurato nel 1865 dal barone di Donnafugata Corrado Arezzo, che fu sindaco di Ragusa e che ne fece la sua casa di villeggiatura estiva.
Gli interni sono stupendi. È possibile visitare una ventina delle 120 stanze, tra cui la Sala degli Specchi e la Sala della Musica. Anche il Parco Esoterico di 8 ettari è molto bello con circa 1500 specie vegetali, la grotta-ninfeo, il labirinto e altri angoli pieni di sorprese.
Con il biglietto cumulativo (10 €) è possibile visitare anche il Mudeco, cioè il Museo del Costume, una collezione di abiti e accessori appartenuta al marchese Gabriele Arezzo di Trifiletti.
A proposito, proprio in questo scenario fantastico Luca Zingaretti ha detto sì all’attrice Luisa Ranieri.
Modica
In questa stupenda città barocca, anch’essa Patrimonio Unesco, sono state girate tante scene del Commissario Montalbano.
Il tour non può che cominciare a Modica Alta con il Duomo di San Giorgio.
La sua inconfondibile scalinata, l’imponente facciata barocca di 62 metri e l’antistante giardino pensile sono comparsi in diverse puntate della serie tv. Altro edificio degno di nota è Palazzo Polara.
A Modica bassa invece diversi punti del Corso Umberto, arteria principale della città, vi sembreranno familiari. Tra questi, il Liceo Tommaso Campailla, di cui sono stati utilizzati come set sia gli interni che gli esterni, e il Palazzo della Cultura.
Dove mangiare vegano nei luoghi di Montalbano
A Scicli abbiamo mangiato delle gustosissime crêpes vegane da Zeronove Creperia, che propone varie farciture sia salate che dolci. Non mangiavamo crêpes da molto tempo e queste sono veramente buone e abbondanti! Nel menu sono presenti anche dei burger vegani, ma noi non li abbiamo mangiati.
L’unica pecca è che avremmo voluto consumare nella saletta interna, ma purtroppo non è consentito l’accesso ai cani.
Alla gelateria Nivera abbiamo gustato invece un buon gelato alla frutta fresca e al cioccolato prodotto in modo naturale, senza addensanti chimici, aromi, conservanti e coloranti.
Anche a Donnalucata, lungo la Riviera di Ponente, c’è una creperia Zeronove, ma nel periodo invernale è chiusa, quindi è consigliabile informarsi prima. Noi abbiamo mangiato al ristorante Retrò. Sebbene non sia vegano, il titolare è stato molto disponibile e ci ha proposto bruschette, caponata, focacce con pomodorini, carciofi e delle focacce con crema di fave e crema di ceci.
Abbiamo anche assaggiato per la prima volta le foglie di Erba Ostrica, chiamata così perché il gusto ricorda appunto quello del mollusco. Sono disponibili anche le pizze. A fine pasto ci è stato offerto un bicchierino di Amaru Unnimaffissu (che tradotto vuol dire “se mi metto in testa una cosa, non demordo“), amaro siciliano a base di scorza d’arancia, carruba e fico d’India.
Non avrete difficoltà a mangiare vegano a Modica perché ci sono un paio di ristoranti vegani, come I Timpi, ma anche tanti piatti della tradizione sono a base vegetale.
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